INCHORDIS
Inchordis nasce con l’intento di eseguire il repertorio per mandolino e basso dal XVII al XIX secolo eseguito su copie di strumenti originali e su diverse tipologie strumentali in uso all’epoca.
La realizzazione del basso continuo, esclusivamente su strumenti a pizzico, crea un impasto sonoro desueto che mette sotto una luce particolare un repertorio sicuramente da riscoprire, per qualità e quantità.
Proposta di programma n. 1
IL MANDOLINO TRA VENEZIA E NAPOLI
Un misconosciuto strumento del Barocco italiano
INCHORDISTRIO
Sergio Zigiotti, mandolino lombardo – Marina Scaioli, clavicembalo – Fabiano Merlante, arciliuto, tiorba, chitarra barocca
In epoca contemporanea, l’associazione mentale immediata al nome mandolino è collegata con lo strumento a quattro corde doppie, di forma piriforme, suonato con un plettro: il cosiddetto mandolino napoletano. Questa tipologia di strumento non è che una, la più famosa certo ma solo una, fra le varie diffuse nel passato in Italia. Anche i celeberrimi concerti di Vivaldi vengono principalmente eseguiti con questo tipo di mandolino ma in realtà sono stati scritti per uno strumento sostanzialmente diverso: si tratta di uno strumento dalle piccole dimensioni che montava cinque o sei cori doppi di corde, accordate per quarte e una terza al basso, sviluppato soprattutto nel nord dell’Italia e a Roma sin dal XVII secolo. All’epoca veniva chiamato mandola oppure mandolino lombardo o milanese. Questo programma musicale propone il repertorio originale per queste due tipologie strumentali eseguito su copie di strumenti d’epoca.
GIOVANNI BATTISTA SAMMARTINI (1700/01-1775), Sonata in Sol magg. per mandolino e basso: Allegretto, Andante, [Allegro]
GIUSEPPE GAETANO BONI (IIa metà del ‘700- 1785 ca.), Sonata I dai Divertimenti per camera op. 2: Preludio (Largo), Corrente (Allegro), Sarabanda, Allegro
ANTONIO VIVALDI (1678-1741), Concerto in Do magg. per mandolino e basso: Allegro, Largo, [Allegro]
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GIUSEPPE GIULIANO (XVIII sec.), Sonata di Mandolino solo è Basso: Allegro, Largo, Allegro
DOMENICO SCARLATTI (1685-1757), Sonata K 90 n. 55: Grave, Allegro, [Allegro], Allegro [Minuetto]
GIOVAN BATTISTA GERVASIO (XVIII sec.), Sonata in Re Maggiore per mandolino e b.c.: Allegro, Larghetto grazioso, Allegro
Proposta di Programma n. 2
IL MANDOLINO DI VIVALDI E CORELLI
Sonate per mandolino e basso del secolo XVIII
INCHORDIS
Sergio Zigiotti, mandolino lombardo – Marina Scaioli, clavicembalo
Fabiano Merlante, arciliuto, tiorba, chitarra barocca – Sebastiano Severi, violoncello
In epoca contemporanea, l’associazione mentale immediata al nome mandolino è collegata con lo strumento a quattro corde doppie, di forma piriforme, suonato con un plettro: il cosiddetto mandolino napoletano. Questa tipologia di strumento non è che una, la più famosa certo ma solo una, fra le varie diffuse nel passato in Italia.
I celeberrimi concerti per mandolino di Vivaldi vengono principalmente eseguiti con questo tipo di mandolino ma in realtà sono stati scritti per uno strumento sostanzialmente diverso: si tratta di uno strumento dalle piccole dimensioni che montava cinque o sei cori doppi di corde, accordate per quarte e una terza al basso, sviluppato soprattutto nel nord e nel centro Italia sin dal XVI secolo. All’epoca veniva chiamato mandola oppure mandolino lombardo o milanese.
Arcangelo Corelli è stato uno dei più importanti compositori della sua epoca e come tale la sua scuola ha molto influenzato, nell’ambito della musica strumentale, i contemporanei e i compositori che si sono succeduti. Si vuole ricordare il Tricentenario dalla sua morte con l’esecuzione di una delle celeberrime sonate dell’Opera V nella versione per mandolino e basso continuo – cosa del tutto usuale all’epoca che ammetteva tranquillamente l’esecuzione di brani su strumenti diversi per i quali erano stati concepiti. Inoltre vengono proposte due Sonate, originali per il sopraddetto mandolino lombardo e basso continuo, di due autori di scuola bolognese: nella città felsinea e nell’ambiente dell’Accademia Filarmonica di Bologna, Corelli svolse i suoi studi prima di trasferirsi a Roma nel 1675. Il programma viene eseguito su strumenti originali o loro copie d’epoca.
ANTONIO VIVALDI (1678-1741), Trio in Sol min. RV 85: Andante molto, Larghetto, Allegro
ANTONIO VIVALDI, Concerto in Do magg. RV 425: Allegro, Largo, [Allegro]
ANTONIO VIVALDI, Concerto in Sol magg. RV 532: Allegro, Andante, Allegro
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GIUSEPPE GAETANO BONI (metà sec. XVII-1750 ca.), Sonata I dai “Divertimenti per Camera”: Preludio, Corrente, Sarabanda, Allegro
GIUSEPPE PAOLUCCI (1727-1776), Sonata à mandolino e basso: Allegro, Andante, Presto
ARCANGELO CORELLI (1653-1713), Sonata IX in La Maggiore Op. V: Preludio (Largo) Giga (Allegro), Adagio, Tempo di Gavotta (Allegro)
SERGIO ZIGIOTTI si è diplomato a pieni voti in mandolino presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova.
Si esibisce in qualità di solista e camerista con diversi ensembles italiani, dalla musica Barocca alla musica Contemporanea. Collabora assiduamente con numerose orchestre sinfoniche ed enti lirici, italiani e stranieri: Chamber Orchestra of Europe, Berliner Philarmoniker, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra del Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini”, Orchestra dell’Arena di Verona, sotto la guida di prestigiosi direttori. Si è classificato tra i vincitori di numerosi concorsi nazionali e internazionali di musica da camera, in duo con il pianoforte, in duo con la chitarra, in quartetto e con ensembles a plettro. Ha registrato per numerose case discografiche tra cui Deutsche Grammophon, Nuova Era, Tactus, Stradivarius, Niccolò e M.A.P.. E’ tra i curatori della collana Conserto Vago pubblicata dalle Edizioni Armelin di Padova dal 2003 e dedicata alla musica per strumenti a pizzico.
Si è laureato al Corso D.A.M.S – sezione musica – della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi sulla storia del mandolino.
MARINA SCAIOLI, conseguito il diploma di pianoforte ed in seguito il diploma di perfezionamento all’Ecole Normale “A.Cortot” di Parigi, si è diplomata in clavicembalo ed in organo e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “L. Cherubini “ di Firenze. Perfezionatasi con Ch. Rousset e con K. Gilbert presso l’Accademia Chigiana, ottenuto il Secondo premio al Concorso Internazionale di Clavicembalo di Roma, ha curato programmi monografici dedicati al clavicembalo per la Radio Italiana. Ha partecipato a Festivals Internazionali come solista ed ha collaborato con vari teatri per la realizzazione di opere barocche. Ha inciso per la Tactus curando inoltre la trascrizione dei manoscritti di A. Salvolini conservati presso l’Archivio Arcivescovile di Ravenna. È titolare della cattedra di clavicembalo presso il conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara per il quale ha curato nel 2006 la registrazione di un DVD dedicato agli intermezzi comici prodotti dal conservatorio stesso.
FABIANO MERLANTE, nato ad Adria, si è diplomato in liuto e strumenti antichi a pizzico con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Marcello” di Venezia sotto la guida di Tiziano Bagnati ed ha conseguito il diploma accademico di II livello, sempre al “Marcello”, con il massimo dei voti e la lode; si è inoltre diplomato in chitarra (sempre con il massimo dei voti) al Conservatorio “Buzzolla” di Adria con Michelangelo Severi ed ha conseguito i diplomi accademici di II livello sia in chitarra che in musica da camera presso il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, ottenendo in entrambi il massimo dei voti e la lode. Oltre a diverse Borse di Studio, ha vinto numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, sia come solista che in formazioni da camera, ed ha frequentato corsi di perfezionamento tenuti da prestigiosi maestri e musicisti. Ha effettuato registrazioni per RAI e Mediaset, ed inciso per varie case discografiche. Attivo sia come solista, che come componente di vari ensemble da camera, si è esibito in tutta Italia ed all’estero. Collabora come continuista in vari gruppi musicali dediti alla esecuzione della musica antica con strumenti originali (Accademia Bizantina, Armoniosa, Gene Barocco, I Fiori Musicali, I Musicali Affetti, Italico Splendore, Sans Souci, …), diretto da prestigiosi direttori quali Alfredo Bernardini, Ottavio Dantone, Roy Goodman, Sigiswald Kuijken. Si occupa di recupero di repertorio ottocentesco come ricercatore di musiche inedite in biblioteche italiane e revisore, pubblicando per case editrici italiane, ed eseguendo concerti con copie di chitarre del primo ’800. È docente presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria.